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Sosta
di Elena Sole
Sosta prima dell'ultimo tiro. E tu, stretto accanto a me, appeso alla
fettuccia, i piedi puntati contro la roccia.
Il tuo odore, sudore, polvere, maschio, mi riempie le narici e la tua
pelle mi chiama come il fuoco chiama una falena. Ti bacio rapida,
vorace, le mani che si infilano a sfilare l'orlo dei calzoni
dall'imbraco. Li abbasso e lui esce, svetta duro nell'aria, un'asta
sospesa a 250 metri dal suolo. Invitante.
Allungo la daisy per arrivare con la testa alla sua altezza. Il tuo
piacere cola dalla mia bocca per cadere 250 metri pił sotto.
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di
tutte la 14 |
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